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Immagine del redattoreDario Somigli

5 libri per le persone curiose

Curiosità, sorprese, scoperte sulle espressioni che usiamo ogni giorno

Rispondere picche, fare il col­po gobbo, restare al verde, avere la coda di paglia, pa­gare lo scotto o prendere in ca­stagna… Da dove derivano que­ste curiose espressioni? I modi di dire fanno parte del nostro modo di parlare, di esprimerci e di essere parte di una comunità. Ogni famiglia ha il suo tradiziona­le “bagaglio di espressioni” e cia­scuno di noi ne usa abitualmente una propria personale selezione. Che siano derivati dalle lingue classiche, da episodi storici o da abitudini popolari, è affascinante scoprire come alcune delle fra­si che utilizziamo più spesso nel parlare quotidiano abbiano un significato ben preciso, a volte sorprendente, ben più calzante di quello che pensiamo. Questo libro è un affascinante viaggio nel variegato mondo dei modi di dire: un “dizionario” indispensabi­le per un uso più consapevole del linguaggio, divertente da sfogliare e ricco di curiosità.

Dal mito alla storia

La spada di Damocle - vittoria di Pirro

Dal greco e dal latino

Alle calende greche - avere delle remore

Dalla religione

Scherzo da prete - stare con i frati e zappare l’orto

Dalla letteratura

Combattere contro i mulini a vento - fare voli pindarici

Dalla vita quotidiana

Sbarcare il lunario - attaccarsi al tram

Diamo i numeri

Quinta colonna - sudare sette camicie

Gergo militare

Fare man bassa - rompere le scatole

Che tempo fa

Sole che spacca le pietre - piove, governo ladro!

Dallo spettacolo

Cavallo di battaglia - farsi un film

A tavola

Avere l’acquolina in bocca - prendere in castagna

Il corpo umano

Essere in vena - fare orecchie da mercante

Lo sport

Darsi all’ippica - appendere le scarpe al chiodo

I giochi

Rispondere picche - calma e gesso

Regionalismi

Non c’è trippa per gatti - essere una mezza calzetta




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Venezia, febbraio 2020. Il carnevale viene interrotto bruscamente e Francesco Zambon, veneziano e funzionario dell'OMS, mentre dalla sua finestra vede i turisti in abiti variopinti correre terrorizzati verso il primo vaporetto disponibile, riceve l'incarico di coordinare le informazioni che arrivano dall'Italia e che possono essere utili al mondo: il Covid-19 non è più un virus esotico, ha fatto irruzione in Occidente. Seguono settimane di lavoro forsennato, per provare a capire cosa stia accadendo nel nostro paese, perché tutti quei contagi, perché tutti quei morti. L'11 maggio il rapporto è finito, approvato dai vertici dell'OMS, stampato e pronto per essere divulgato. Potrebbe salvare molte vite. Ma qualcosa si inceppa e il 13 maggio il rapporto viene ritirato. Perché? Perché conteneva alcuni errori, dicono dai vertici dell'OMS. Ma la ragione è che rivelava un dettaglio fondamentale: il piano pandemico italiano non veniva aggiornato dal 2006, quindi era del tutto inadeguato. Ecco perché tutti quei morti. Ecco perché nessuno doveva sapere. Questa è la storia di un uomo solo, che ha denunciato e pagato in prima persona. Questa è una storia che ha fatto il giro del mondo, su cui le procure stanno indagando e che in queste pagine viene raccontata per intero per la prima volta. Nessuno sa quante vite sarebbero state risparmiate, ma tutti devono sapere quali sono state le omissioni, le coperture, le viltà che hanno reso il nostro paese così colpevolmente fragile.



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Questo libro offre una nuova visione del mondo. La prospettiva che cambierà le nostre idee sulla società e ispirerà le nostre scelte quotidiane. Ci aiuterà a comprendere come il nostro corpo si protegge dalle malattie e le specie viventi si evolvono, come la libertà d'impresa crea prosperità e il genio si trasforma in innovazione. La chiave di tutto è l'antifragilità. Sappiamo che la nostra incapacità di comprendere a fondo i fenomeni umani e naturali ci espone al rischio degli eventi inaspettati. Ma l'incertezza non è solo una fonte di pericoli da cui difendersi: possiamo trarre vantaggio dalla volatilità e dal disordine, persino dagli errori, ed essere quindi antifragili. Medicina, alimentazione, architettura, tecnologia, informazione, politica, economia, gestione dei risparmi: sono solo alcuni dei campi di applicazione pratica in cui Nassim Nicholas Taleb ci accompagna, con l'ironia e la verve polemica che lo hanno reso celebre. Attingendo da uno sconfinato repertorio di episodi storici, fenomeni biologici e naturali, curiose esperienze personali, unendo la logica alla scettica saggezza degli antichi e allo spirito pratico dell'uomo della strada, Taleb è riuscito nel tentativo di creare una guida eclettica, scanzonata e iconoclasta per orientarsi in un mondo imprevedibile e dominato dal caos, il mondo del Cigno nero.


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Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva. Se si è donna, in Italia si muore anche di linguaggio. È una morte civile, ma non per questo fa meno male. È con le parole che ci fanno sparire dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie, ma di parole ingiuste si muore anche nella vita quotidiana, dove il pregiudizio che passa per il linguaggio uccide la nostra possibilità di essere pienamente noi stesse. Per ogni dislivello di diritti che le donne subiscono a causa del maschilismo esiste un impianto verbale che lo sostiene e lo giustifica. Accade ogni volta che rifiutano di chiamarvi avvocata, sindaca o architetta perché altrimenti «dovremmo dire anche farmacisto». Succede quando fate un bel lavoro, ma vi chiedono prima se siete mamma. Quando siete le uniche di cui non si pronuncia mai il cognome, se non con un articolo determinativo davanti. Quando si mettono a spiegarvi qualcosa che sapete già perfettamente, quando vi dicono di calmarvi, di farvi una risata, di smetterla di spaventare gli uomini con le vostre opinioni, di sorridere piuttosto, e soprattutto di star zitta. Questo libro è uno strumento che evidenzia il legame mortificante che esiste tra le ingiustizie che viviamo e le parole che sentiamo. Ha un'ambizione: che tra dieci anni una ragazza o un ragazzo, trovandolo su una bancarella, possa pensare sorridendo che per fortuna queste frasi non le dice più nessuno.



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Come si diventa contadini digitali? Che fine faranno i valori della tradizione nel futuro che è già cominciato? Ma soprattutto qual è il segreto di quei pomodori perini dal gusto insuperabile? E ancora, è possibile vivere in modo sostenibile senza decrescere? Questo e altro trovate nel libro che avete tra le mani. Più che un manuale di orticoltura, il racconto di un colpo di fulmine lungo una vita: l’amore per la fattoria domestica che Matt the Farmer descrive ogni giorno agli oltre 230.000 iscritti al suo canale YouTube. Come tutto è nato, i traguardi, le difficoltà e gli obiettivi sempre più ambiziosi: una storia che coinvolge anche noi perché in fondo all’anima siamo tutti farmers.





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